Appena un principiante assoluto si approccia al mondo del TANGO, inizia a metabolizzare i primi passi e ad apprendere le prime nozioni relative al movimento, comincia velocemente a sviluppare la consapevolezza di avere a che fare con qualcosa che è molto più di un genere musicale o di un ballo.
Si innesca dentro di lui la sensazione, chiara ed evidente, di stare imparando un nuovo linguaggio, una nuova forma di comunicazione non verbale, che trova le sue origini in un passato non troppo recente. Nasce, sin da subito in lui, una fortissima curiosità verso aspetti tutt’altro che tecnici, ma piuttosto relativi ad una vera e propria cultura fatta di musica, testi, canzoni e poesia.
Ed è per soddisfare questo inarrestabile desiderio di scoperta, che voglio iniziare un viaggio a ritroso nella storia di una delle più celebri “PASSIONI POPOLARI” di tutti i tempi.
DOVE E QUANDO NASCE IL TANGO ARGENTINO?
A questa domanda si potrebbero dare molteplici risposte. Gli studiosi sono, però, ormai concordi nel dire che il TANGO sia originario della regione del RIO DE LA PLATA e che abbia cominciato a svilupparsi in un periodo compreso tra il 1880 e il 1910. Nel 1880, BUENOS AIRES venne proclamata ufficialmente capitale dell’Argentina, e lo sviluppo economico e commerciale del Paese la rese meta di un’importante ondata migratoria proveniente dall’Europa, soprattutto dall’Italia e dalla Spagna.
I migranti che non riuscivano a trovare impiego presso le zone rurali della Pampa o presso le principali aree portuali di Buenos Aires, finivano per riversarsi nei SOBBORGHI della capitale. Ed è in questi quartieri popolari, i BARRIOS, dove si mescolano delinquenti, donne di malaffare ed emigranti in cerca di fortuna, che il TANGO inizia a prendere corpo, raccontandoci proprio le storie dei COMPADRES, dei COMPADRITOS e delle MINAS. Quindi, da un lato, la nostalgia e la solitudine di chi aveva lasciato patria e affetti, per raggiungere condizioni migliori di vita, e dall’altro i PORTENOS, gli abitanti della regione, con la loro cultura e le loro tradizioni locali.
In questo contesto sociale, già molto complesso, va ad inserirsi una terza componente etnica. Forte è la presenza della CULTURA AFRICANA, giunta in Argentina attraverso la tratta degli schiavi neri, provenienti dal Congo. Il TANGO delle ORIGINI porta, infatti, con sè molte influenze ritmiche e movenze tipiche delle danze africane, basti pensare al CANDOMBE NEGRO e al CANYENGUE.
Da questo quadro generale riassuntivo si capisce come il TANGO, all’ inizio, non abbia rappresentato altro che un tentativo di mediazione tra diverse etnie e culture. Un nuovo linguaggio che trova la sua traduzione in un nuovo genere di musica e danza che affonda le proprie radici in EUROPA, in AFRICA e nella REGIONE RIOPLATENSE.
“Il tango come un ponte tra popoli, un abbraccio tra l’io e l’altro così diverso, un’alchimia di mille sfumature racchiuse in una nuova e unica identità.”
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