” Il tango è un pensiero triste che si balla”
Sentenzia lapidario Enrique Santo Discepolo, l’autore di brani come Esta noche me emborracho, Uno e Cafetin de Buenos Aires. Si pronuncia così, finendo per relegare il TANGO alla sola dimensione della tristezza e della malinconia. E facendolo con una tale forza da convincere, insieme ad altri illustri colleghi, l’intero immaginario collettivo.
Ormai nel 2018, spiegare a qualcuno che non conosce il TANGO che si tratta di una parziale verità, è diventata una missione. Far capire agli amici di una vita che non li avete abbandonati per seguire una passione antiquata, obsoleta e noiosa, pure!!!
Potete stare tranquilli!!! Evitiamo di stringere rose rosse tra i denti, il nero è tutt’ altro che il nostro colore preferito, ed è impossibile che ci troviate in giro ad esibire casquet e facce contrite dalla sofferenza. (Oddio, non proprio tutti, ma questa è un’altra storia…)
Il TANGO è così interconnesso alla vita da non poterne escludere gli aspetti totalizzanti e allo stesso tempo negare la relatività di certe emozioni. Ci sono proprio tutte le declinazioni del vivere,oltre la nostalgia e l’inquietudine, attimi di felicità dirompente e irripetibile.
Ogni volta che apriamo le braccia, così come ci vedete ogni giorno, senza artificio alcuno, ci ritroviamo in questo spazio di libertà, dove poter condividere con un altro e diverso da noi, attimi di tristezza, altri di forza e irriverente ironia e altri ancora di puro romanticismo.
Qualcosa che proprio oggi appare unico e sconvolgente!!! Perchè mentre ci pensate costretti nelle nostre fantomatiche pose plastiche, noi ci parliamo in mezzo al silenzio, ci raccontiamo cose mai dette prima e soprattutto ci sorridiamo forte con la consapevolezza di non prenderci mai troppo sul serio.
Ci immergiamo nella nostra umanità, confine e infinito l’uno dell’altro, e mai isole sole come vorrebbe farci credere la nostra società cyber-moderna.
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Oltre la solitudine, il Tango diventa spazio di aggregazione dove poter esprimere se stessi senza preconcetti, dove ogni storia trova senso e valore scontrandosi con la complessa semplicità di mille altre, e dove dar vita ad istanti di curiosa e strampalata “follia” .
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